Il corpo che parla

Qualunque cosa avvenga nel corpo di un essere vivente è l'espressione di un'informazione corrispondente. Quando il polso e il cuore seguono un determinato ritmo, la temperatura corporea mantiene un certo calore, le ghiandole secernono ormoni o vengono formati antigeni si crea un modello che noi sentiamo armonico e che chiamiamo "salute". Se una funzione esce dai binari mette più o meno in pericolo tutta l'armonia e si parlerà quindi di "malattia". Malattia significa quindi "sparizione dell'armonia", la messa in discussione di un ordine che fino a quel momento era considerato equilibrio. Questo avviene quando l'informazione data all'organismo non corrisponde più, per l'appunto, ad una situazione di equilibrio diventando evidente anche nell'espressione corporea.

Quando il corpo si difende da emozioni dolorose e intollerabili manifesta il proprio disagio su alcuni "organi bersaglio". Ecco il meccanismo di azione dei disturbi psicosomatici. L'ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere sentite e vissute, trovano una via di scarico immediata nel corpo, incanalandosi in uno o più sintomi.


Il mal di testa

cosa ti aspetti da te?

Si considera la testa come il luogo in cui sono localizzati intelligenza, ragione e pensiero. Chi agisce sconsideratamente, agisce "senza testa". Sentimenti irrazionali come l'amore minacciano naturalmente soprattutto la testa - anzi, la maggior parte delle persone addirittura la perde...e se non accade la testa fa molto male! . 

Il ma di testa dovuto a tensione è un tipo di dolore diffuso che comincia in fase subacuta, di carattere compressivo, che può durare ore, giorni e settimane. Il dolore nasce probabilmente da una tensione troppo grande dei vasi sanguigni. In genere in questi casi si riscontra contemporaneamente una forte tensione della muscolatura della testa e anche dei muscoli della zona delle spalle, del dorso e della colonna vertebrale nella parte alta. Spesso questo tipo di mal di testa si presenta in situazioni di vita in cui la detta persona è sotto forte pressione o in situazioni critiche, di ascesa, che minacciano il richiedere troppo da lui.

Dietro al mal di testa troviamo spesso una persona fornita di grande orgoglio e mania di perfezione, che cerca di imporre la propria volontà. 

Fra tutti gli organi, la testa è quello che reagisce più rapidamente attraverso il dolore. In tutti gli altri organi devono verificarsi profonde modificazioni prima che insorga il dolore. La testa è il nostro segnale più sensibile. Il suo dolore mostra che il nostro pensiero è sbagliato, che impostiamo i nostri ragionamenti in modo sbagliato, che perseguiamo mete discutibili. quando la testa dà l'allarme attraverso il dolore, è tempo di abbandonare il paraocchi dell'"Io voglio", dell'orgoglio che induce a guardare sempre e solo verso l'alto, della testardaggine e dell'ostinazione.

Raffreddore e influenza

Cosa non accetti più?

Un raffreddore si manifesta sempre in situazioni di crisi, quando davvero non se ne può più, quando siamo dentro a situazioni n cui il sovraccarico emozionale ci fa cercare situazioni adatte a potercene sottrarre in quanto la situazione richiede troppo da noi. Dato che non siamo pronti ad accettare consapevolmente la provocazione di queste "piccole" situazioni quotidiane e i nostri desideri di fuga, arriviamo ad una somatizzazione attraverso il quale il nostro corpo assume la nostra stanchezza e il nostro fastidio. Attraverso questa via inconscia raggiungiamo il nostro scopo, addirittura col vantaggio che tutti hanno una piena comprensione per la nostra situazione. Possiamo così sottrarci un poco dalla situazione incombente e rivolgerci di più a noi stessi. 

Il naso intasato rende impossibile qualsiasi comunicazione (la respirazione è contatto); con la minaccia "non avvicinatevi, sono raffreddato" si tiene tutti a distanza. Con gli starnuti la respirazione diventa un'arma di aggressione. La tosse dimostra nel più chiaro dei modi che il piacere della comunicazione si limita a gettare qualcosa in faccia alla gente. Le tonsille si gonfiano tanto che non è più possibile inghiottire tutto, atto che dovrebbe far meditare su cosa la persona non sia in grado di mandar giù, di accettare. I dolori alle articolazioni, lo sfinimento, dolori alle spalle che fanno percepire il peso dei problemi che caricano sulla persona sfinendola.

Più ci liberiamo del catarro più ci sentiamo alleggeriti. Il catarro, quindi i problemi, deve rendersi fluido per potersi rimettere in movimento. Così alla fine il raffreddore rimette in moto qualcosa e segnala un piccolo progresso in una situazione in evoluzione.

Pressione sanguigna

Perché non affronti i conflitti?

La pressione sanguigna è l'espressione della dinamica della persona. Essa risulta dall'equilibrio tra il comportamento del sangue che fluisce (il proprio essere) e il comportamento dei vasi sanguigni che ne delimitano il corso (i limiti e le resistenze sui quali la personalità si orienta nel suo percorso).

Una pressione troppo bassa non sollecita certo i propri confini. Una persona ipotonica, quindi, non cerca di imporsi ma evita tutte le resistenze e i conflitti dai quali si ritira rapidamente, come fa il suo sangue, fino a svenire. Nello svenimenti si ritira dalla coscienza per rifugiarsi nell'inconscio e non avere più nulla a che fare con i problemi che si presentano. L'ipotonico non sopporta niente, non si assume responsabilità, gli mancano fermezza e lealtà, ad ogni provocazione risponde con una rinuncia. tutte le misure terapeutiche che si possono utilizzare sono di successo finché si seguono le indicazioni: spugnature, docce calde e fredde, movimento, esercizi fisici alzano la pressione perché si fa qualcosa e si trasforma quindi energia in forza di azione. Un successo durevole ce lo possiamo aspettare soltanto applicando le proprie risorse interiori.

Il polo opposto è l'ipertonia. Da ricerche sperimentali è noto che l'aumento del polso e della pressione non avviene solamente quando ci si impegna fisicamente, ma anche usando la sola immaginazione. Quando una persona ipertonica a colloquio viene portata verso una situazione di conflitto la pressione aumenta; nel momento in cui viene spronata a parlare del proprio problema la pressione sanguigna torna ad un normale regime. Le persone ipertese, quindi, tendenzialmente vanno 'sotto pressione' perché si avvicinano ad un problema ma non procedono alla sua soluzione, mantengono un eccessivo autocontrollo, evitano la comunicazione per mancanza di elasticità e flessibilità.


Le articolazioni

Cosa non vuoi cambiare?

Le articolazioni sono responsabili della mobilità della persona. Molti sintomi che possono manifestarsi portano all'infiammazione e al dolore, e di conseguenza alla limitazione del movimento fino all'irrigidimento. Se un'articolazione si irrigidisce significa che la persona si è 'irrigidita su qualcosa'. Un'articolazione rigida perde la sua funzione, come se ci si irrigidisce su un argomento o un sistema questo perde la sua funzione. Una schiena dura, rigida, tradisce la testardaggine di chi la possiede. Ci si sofferma a livello 'medio', per questo si rimane bloccati nei propri punti di vista, non vivendo o non dando luogo ai cambiamenti.

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